La spiegazione del metodo di calcolo e delle definizioni serve a fornire informazioni generali di base e per la consultazione per i rapporti sul mercato. Le definizioni e le abbreviazioni offrono una panoramica dei principali termini tecnici.
Spiegazioni e metodi di calcolo
Le tappe per calcolare i prezzi osservati delle derrate alimentari sono numerose: come prima cosa, gli addetti all'osservazione del mercato rilevano i prezzi alla produzione presso gli attori del primo livello di trasformazione e ne ricavano il valore medio; in seguito, si rilevano i prezzi al consumo negli esercizi al dettaglio e si calcola la media ponderata per regione e distributore. La differenza corrisponde al margine lordo, ovvero a quella quota che va agli addetti alla trasformazione e ai dettaglianti.
Prezzi alla produzione
I prezzi alla produzione sono rilevati direttamente presso gli attori del primo livello di trasformazione, ovvero caseifici, macellerie, macelli, centri di raccolta o al livello commerciale, oppure sono forniti dalle stesse organizzazioni di produttori e di categoria già sotto forma di valori medi, pronti per il calcolo. Sulla base dei prodotti osservati, si calcola il rispettivo prezzo medio alla produzione.
Prezzi al consumo
Il Settore Analisi del mercato pubblica vari prezzi al consumo, basati su diversi sistemi di rilevazione.
Rilevazione dei prezzi del Settore Analisi del mercato
Nell’ambito della rilevazione dei dati del Settore Analisi del mercato, i prezzi dei prodotti leader (prodotti standard più venduti di una categoria di prodotti) sono rilevati nei negozi oppure segnalati direttamente dal commercio al dettaglio. Nel caso dell’Emmentaler, ad esempio, si rileva il prezzo di quello classico. Mediante questo metodo di rilevazione, si può seguire nel dettaglio l’evoluzione dei prezzi del prodotto specifico. I prodotti definiti restano costanti nel tempo, il che aumenta la comparabilità dei prezzi. La rilevazione dei prezzi copre i principali attori del commercio al dettaglio svizzero.
Le offerte promozionali sono considerate nel conteggio e sono ponderate a seconda dell’incremento dello smercio, mantenendo costanti nel tempo i relativi fattori di ponderazione.
I prezzi sono inoltre ponderati in base alle regioni e alle quote di mercato dei commercianti al dettaglio. La ponderazione regionale si basa sui dati relativi alla popolazione dell’Ufficio federale di statistica ed è adeguata annualmente. Le quote di mercato dei commercianti al dettaglio sono definite secondo i quantitativi delle vendite basati sui dati del Panel “Homescan” di Nielsen Svizzera.
Dalla rilevazione risultano i prezzi medi a livello regionale e nazionale dei prodotti osservati per il commercio al dettaglio svizzero. La periodicità dei dati varia a seconda del settore da settimanale, a mensile o a semestrale.
Panel dei consumatori/del commercio al dettaglio secondo la definizione UFAG di Nielsen Svizzera
Un’altra fonte di dati per i prezzi del commercio al dettaglio è il panel dei consumatori/del commercio al dettaglio di Nielsen Svizzera. Queste cifre si basano sui dati delle vendite di vari commercianti al dettaglio (dati della scansione), completati e affinati con i dati di un panel dei consumatori. Il panel dei consumatori di Nielsen Svizzera registra i dati di consumo di 4000 economie domestiche rappresentative.
Rilevazione dei prezzi dell’Ufficio federale di statistica per il conteggio dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo IPC
I prezzi al consumo indicizzati sono inoltre disponibili nell’Indice nazionale dei prezzi al consumo IPC pubblicato a cadenza mensile dall’Ufficio federale di statistica.
Alcune delle analisi si basa sui dati di Nielsen Svizzera. Di seguito è spiegata brevemente la base dei dati.
Il panel dei consumatori
Nel panel dei consumatori di Nielsen Svizzera partecipano circa 4'000 famiglie della Svizzera tedesca e romanda (escl. Ticino). Si registrano i dati relativi agli acquisti di ogni membro della famiglia nell'arco di tutto l'anno. Concretamente vanno indicati i quantitativi e i prezzi di tutti i prodotti acquistati dalle famiglie.
Il panel del commercio al dettaglio
Nel panel del commercio al dettaglio e in quello denominato «Homescan» di Nielsen Svizzera si registrano tutti i prodotti scansionati presso i commercianti al dettaglio che partecipano al panel. Quest’ultimo comprende la maggior parte degli attori a livello nazionale nel commercio al dettaglio stazionario, eccetto i due discount tedeschi. Nel panel del commercio al dettaglio non sono considerati nemmeno gli offerenti locali (macellai, vendita diretta, ecc.).
In questo metodo di rilevazione il prezzo dell’Emmentaler comprende il prezzo medio ponderato in base al quantitativo di tutti i prodotti venduti in tale categoria, ovvero per esempio include anche i prezzi di Emmentaler dolce e surchoix. Oltre a questi prodotti standard, sono considerati anche i prodotti premium, quelli di marca, quelli con label e quelli del segmento a basso prezzo. In tal modo, soprattutto il prezzo dei prodotti convenzionali si basa spesso su una gamma di articoli relativamente ampia. Questa modalità di rilevazione non consente di seguire l’evoluzione dei prezzi di un prodotto specifico, bensì quella di un’intera categoria di prodotti. In tal modo sono rappresentate per esempio le variazioni di consumo verso prodotti più costosi o più economici. Inoltre all’interno di questa base di dati sono considerati anche adeguamenti successivi del listino prezzi nel negozio, come per esempio le riduzioni di prezzo poco prima della data di scadenza in quanto incidono sui dati della scansione.
La periodicità del pannello di Nielsen è mensile e garantisce un confronto nell’arco degli ultimi 37 mesi. Nel caso di dati mensili precedenti, la comparabilità può essere limitata a seconda degli adeguamenti.
Il panel combinato commercio al dettaglio / consumatori
In un panel combinato (commercio al dettaglio e consumatori), attraverso il panel dei consumatori, è possibile fare stime per quei canali non compresi nel panel del commercio al dettaglio accorpandoli a quest’ultimo in un panel globale sul commercio al dettaglio stazionario. Il panel combinato commercio al dettaglio / consumatori mostra le cifre più precise delle vendite e della cifra d’affari relative al commercio al dettaglio svizzero.
Nei dati sul commercio al dettaglio di Nielsen sono talvolta presentate solo settimane medie di un mese. Perché?
Nielsen rileva ed elabora i dati nel panel commercio al dettaglio / consumatori su base settimanale. Successivamente trasmette questi dati preparati per Agro-Marketing Suisse (AMS) e per l’UFAG raggruppati in periodi di 4 o 5 settimane, al fine di rappresentare, con un totale di 12 periodi, un intero anno composto di 52 settimane. Di conseguenza, un mese su tre ha 5 settimane, gli altri 4. Per poter confrontare le vendite e le cifre d’affari tra i mesi in termini assoluti e presentarne l’andamento, è quindi necessario standardizzare i periodi mensili. I valori mensili sono talvolta pertanto rappresentati come medie settimanali, ovvero sotto forma di una media di 4 o 5 settimane per il rispettivo mese, in modo da rendere possibile un confronto. La comparazione trimestrale si basa, invece, sul confronto tra le 13 settimane di cui sono composti i tre mesi di un trimestre e le 13 settimane del trimestre considerato nel paragone.
Valori aggiunti lordi di trasformazione-distribuzione
Effetto ritardato del prezzo del latte sul valore aggiunto lordo
Le fluttuazioni del prezzo del latte crudo si ripercuotono in ritardo sul valore aggiunto lordo siccome viene tenuto conto della durata dell’immagazzinamento necessario prima dell’immissione sul mercato del prodotto finito. Questa durata varia a seconda dei latticini presi in considerazione. Il prezzo del latte ha un’incidenza immediata sul valore aggiunto lordo dei prodotti freschi (latte di consumo, panna, burro, yogurt). In questo caso, ad esempio, il prezzo del latte alla produzione osservato in settembre si ripercuote sul valore aggiunto lordo dei latticini freschi registrato ad ottobre. Per quanto concerne il formaggio, l’effetto del prezzo del latte è ritardato a seconda della durata di immagazzinamento. Per il calcolo dei margini lordi, si tiene conto di una durata di immagazzinamento di 2 mesi per il formaggio a pasta molle, di 3 mesi per il formaggio a pasta semidura e di 5 mesi per il formaggio a pasta dura. A titolo d’esempio, il prezzo del latte che è stato trasformato in Emmental a maggio si ripercuote sul relativo valore aggiunto lordo soltanto a ottobre.
Valore aggiunto lordo di un gruppo di prodotti
Il valore aggiunto lordo di un gruppo di prodotti è calcolato ponderando il valore aggiunto lordo su ciascun tipo di prodotto del gruppo in base alla quantità di latte trasformato. Ad esempio, il valore aggiunto lordo del gruppo di prodotti “latte di consumo” è dato dalla ponderazione dei valori aggiunti lordi dei cinque tipi di latte di consumo (latte intero pastorizzato, latte drink pastorizzato, latte intero UHT, latte drink UHT, latte scremato UHT). Tale valore viene semplicemente definito valore aggiunto lordo sul latte di consumo o valore aggiunto lordo del latte di consumo. Lo stesso vale per gli altri gruppi di prodotti (valore aggiunto lordo sul formaggio, valore aggiunto lordo sul burro, valore aggiunto lordo sulla panna di consumo).
Valore aggiunto lordo totale sul latte e sui latticini
Nel calcolo del valore aggiunto lordo totale sul latte e sui latticini, il valore aggiunto lordo di ciascun gruppo di prodotti è ponderato in base alla quantità di latte trasformato, deducendo le esportazioni (dati di base della statistica lattiera svizzera sulla valorizzazione del latte: TSM, PSL, USP). I coefficienti di ponderazione sono aggiornati con frequenza annuale in base alla statistica sul latte. Va sottolineato che il valore aggiunto lordo del formaggio incide notevolmente sul valore aggiunto lordo totale sul latte e sui latticini. Infatti, la maggior parte del quantitativo di latte è trasformato in formaggio ed il valore aggiunto lordo sul formaggio è elevato rispetto agli altri prodotti
Vendite promozionali
Si ricorda che le vendite promozionali sono rilevate settimanalmente e considerate nel calcolo dei prezzi al consumo.
Nota: Siccome il calcolo del valore aggiunto lordo può venir adeguato anche con effetto retroattivo, fanno sempre stato i valori riportati nei rapporti aggiornati.

Prezzo del latte alla produzion
Il prezzo del latte include: prezzo di base, supplemento per il latte trasformato in formaggio, supplementi e deduzioni (stagione, quantità, composizione, qualità, quota costi di trasporto), partecipazione agli utili, ulteriori versamenti, supplementi e deduzioni per raffreddamento, premi bio, costi di gestione dei centri di raccolta se noti, IVA.
Il prezzo del latte non include: supplementi per il foraggiamento senza insilati, contributi a organizzazioni e associazioni professionali, contributi al fondo d'intervento e di sgravio del mercato dell'Interprofessione latte (IP Latte), contributi LactoFama, siero, acquisti anticipati di qualsiasi genere.
Ponderazione: I prezzi sono ponderati in base alle corrispettive quantità di latte.
Tenore del latte: tenori reali. I valori di base del tenore del latte sono i seguenti: 4 per cento di materia grassa e 3,3 per cento di proteine.
Prezzo totale: media ponderata dei prezzi del latte di latteria, del latte trasformato in formaggio, del latte biologico e del latte sottoposto a restrizione dei caseifici artigianali.
Prezzo del latte di latteria (senza la quantità di latte trasformato in formaggio): prezzo del latte trasformato dalle industrie (quantità trasformate in formaggio escluse), franco fattoria (prevalentemente) o centro di raccolta.
Prezzo del latte trasformato in formaggio, totale: prezzo del latte trasformato in formaggi artigianali e industriali. Il prezzo del latte destinato alla trasformazione in formaggi industriali corrisponde alla media dei prezzi annunciati dagli acquirenti di latte industriale ponderati secondo le quantità trasformate in formaggio. I fattori di ponderazione del prezzo di tutto il latte trasformato in formaggio sono calcolati, estrapolando in base alle quantità effettive rilevate
Prezzo del latte trasformato in formaggio, caseifici artigianali: prezzo del latte trasformato in formaggio dai caseifici artigianali, franco caseificio/centro di raccolta (prevalentemente)
Prezzo del latte biologico (o latte bio): prezzo del latte prodotto secondo i metodi dell’agricoltura biologica ed effettivamente venduto come latte bio. Franco fattoria (prevalentemente) o centro di raccolta.
Rilevazione e calcolo dei prezzi alla produzione del latte
La rilevazione dei prezzi alla produzione del latte è effettuata ogni mese direttamente presso i principali primi acquirenti di latte (organizzazioni di produttori OP, organizzazioni di produttori-valorizzatore OPV, caseifici e aziende industriali con fornitori diretti). Contempla il 70 per cento circa del latte crudo commercializzato in Svizzera. I fornitori dei dati comunicano i prezzi medi effettivamente pagati ai produttori e i quantitativi corrispondenti servendosi di un modulo di rilevazione. Il prezzo del latte di una regione è una media dei prezzi degli acquirenti che hanno fornitori in quella regione, ponderata in base ai quantitativi di latte corrispondenti.
Il prezzo del latte trasformato in formaggio è una media dei prezzi pagati dalle aziende che acquistano latte destinato alla produzione casearia, ponderata in base alle quantità trasformate in formaggio. I prezzi del latte dei caseifici artigianali vengono rilevati sulla scorta di un campione rappresentativo di circa 80 caseifici distribuiti nelle 5 regioni.
I prezzi pubblicati sono, quindi, medie ponderate calcolate sulla base di dati rappresentativi
Nota: La segmentazione del mercato, nonché le deduzioni e le trattenute dovute ai provvedimenti di sgravio e di regolazione del mercato sono considerate nel prezzo alla produzione del latte. I prezzi possono essere ulteriormente aggiornati. Le modifiche effettuate saranno menzionate nei rapporti pubblicati sul nostro sito Internet.
Regioni
Le regioni sono delimitate come segue: Regione I: Ginevra, Vaud, Friborgo, Neuchâtel, Giura e una parte francofona di Berna (distretto amministrativo del Giura bernese); Regione II: Berna (tranne il distretto amministrativo del Giura bernese), Lucerna, Unterwaldo (Obwaldo, Nidwaldo), Uri, Zugo e una parte di Svitto (distretti di Svitto, Gersau e Küssnacht); Regione III: Basilea (Città e Campagna), Argovia e Soletta; Regione IV: Zurigo, Sciaffusa, Turgovia, Appenzello (Interno ed Esterno), S. Gallo, una parte di Svitto (distretti di Einsiedeln, March e Höfe), Glarona, Grigioni; Regione V: Vallese e Ticino.
Prezzi alla produzione
I prezzi alla produzione impiegati nel calcolo, per quanto riguarda la forma di produzione (label) e la ponderazione in funzione dei quantitativi (canali di vendita) si conformano alle attuali notifiche del prezzo al consumo. Si tratta del prezzo per chilogrammo di peso alla macellazione a caldo franco macello. Per i calcoli è determinante la media aritmetica dei prezzi settimanali del mese. I dati provengono da Proviande o direttamente dal macello. Per i prezzi convenzionali si tratta di prezzi per AQ carne svizzera.
Prezzi al consumo
Le fonti dei dati sono i centri di notifica regionali di due grandi distributori svizzeri, un ipermercato, un grande magazzino e il valore medio regionale delle macellerie artigianali. Le cifre comprendono prezzi per AQ carne svizzera e prezzi label (SSRA, Terra Suisse, CNF, Agri-Natura, Manor). La quota della carne label affluisce nel calcolo realmente e non in maniera fissa. La carne da banco è composta dalla categorie MT, OB, RG, RV (bestiame grosso), KV (vitello), all'interno delle classi commerciali C1-T3 del sistema di stima per bestiame da macello (CH-TAX). I prezzi al consumo sono ponderati in base a canale, tipo di carne e prodotto (fonte Nielsen) nonché in base alla popolazione delle regioni. I prezzi promozionali sono ponderati in base al prodotto specifico e confluiscono interamente nel calcolo.
Valore aggiunto lordo
Definizione di prezzo di costo
Il prezzo di costo è un prezzo reale (dicembre 2010), IVA esclusa e corrisponde ai costi netti che sorgono per l’addetto alla trasformazione e per il distributore all’acquisto di un animale da macello. Per i panieri delle merci carne e/o insaccati, per prezzo di costo s'intende il prezzo all'ingrosso della materia prima (coscia, petto, impasto) per la produzione di un chilogrammo di peso alla vendita (PV). I panieri delle merci si basano su una composizione fissa (consumo medio mensile delle economie domestiche 2004-2007).
Definizione di entrate nette
Per le entrate nette si tratta di un rendimento lordo rispetto al prezzo reale (dicembre 2010), IVA esclusa, meno i costi di smaltimento, la TTPCP, il marketing di base e le perdite durante la trasformazione. Ciò corrisponde a una forma semplificata del prezzo al consumo osservato. Il rendimento lordo equivale alla cifra d‘affari del settore della trasformazione e della distribuzione o alle uscite del consumatore (economie domestiche e grossisti). Comprende la carne venduta fresca al consumo e la valorizzazione della carne per salsicce, della pelle e degli scarti (prezzo all'ingrosso). Per la carne fresca le entrate nette sono espresse in chilogrammo di peso alla macellazione (PM), a caldo. L'indicazione delle entrate nette per i panieri delle merci carne e/o insaccati è in CHF/kg di peso alla vendita (PV). Non sono considerati in questi panieri delle merci i costi di smaltimento, la TTPCP, il marketing di base e le perdite.
Definizione di valore aggiunto lordo
Il valore aggiunto lordo trasformazione/distribuzione calcolato per il presente rapporto rappresenta una stima del margine effettivo sulla carne nella vendita al dettaglio (escluse economie domestiche collettive e ristorazione). Viene espresso come valore reale (prezzo costante di dicembre 2010) e senza imposta sul valore aggiunto; è la differenza tra le entrate nette e il prezzo di costo. Per il valore aggiunto lordo sulla carne fresca di manzo, vitello, agnello e suino sono computati tutti i vantaggi procurati dalle importazioni nei limiti del contingente doganale (TIV). Per i vantaggi derivanti dalle importazioni è determinante la ripartizione dei contingenti d’importazione in base agli animali acquistati all’asta all’interno del Paese da mercati pubblici e alle macellazioni all’interno del Paese nonché i quantitativi di carne effettivamente importati nel quadro del contingente doganale. Si tratta di un valore calcolato. Per motivi metodologici il mese attuale corrisponde sia al periodo di calcolo (per il calcolo della prestazione interna al Paese) sia al periodo di importazione (per la ripartizione dei contingenti).
Tra l'acquisto del bestiame da macello e della materia prima per i prodotti carnei e la vendita nel commercio al dettaglio (dal 1999 al 2001) è adottato un termine medio di 4 settimane e dal 2002 uno di tre settimane. Il valore aggiunto lordo trasformazione/distribuzione si basa su uno schema di sezionamento da manuale, il valore aggiunto lordo ristorazione / consumo fuori casa, invece, un comune taglio di analisi industriale. Il valore aggiunto lordo sulla carne fresca è indicato in CHF/kg di peso alla macellazione (PM). Per il valore aggiunto lordo dei panieri delle merci carne e/o insaccati e del paniere delle merci carne fresca, carne e insaccati l'unità è CHF/kg di peso alla vendita (PV).

Prezzi all'ingrosso effettivi
Le aziende di confezionamento e di condizionamento (commercianti, aziende orticole o piattaforme orticole, livello commerciale 1) notificano, ogni mese, i quantitativi (peso della confezione escl.) e le cifre d'affari (IVA escl. e spese di trasporto fino all'acquirente incl.) della merce indigena convenzionale, mediante i quali vengono calcolati gli effettivi prezzi, ponderati in funzione dei quantitativi, di frutta e verdura (prezzi franco acquirente). Se le notifiche sono poche, non viene indicato alcun prezzo.
Prezzi al consumo
Paniere delle merci frutta e verdura
La scelta dei 20 componenti del paniere delle merci frutta e verdura si basa sulla loro importanza per i consumatori svizzeri. Il quantitativo corrisponde all'incirca al consumo medio mensile di un'economia domestica composta da 3-4 persone.
Per quanto riguarda i prezzi, si tratta di prezzi al dettaglio (escl. discount). Se in vendita, si rilevano i prezzi di prodotti con provenienza svizzera altrimenti quelli dei relativi prodotti importati. I prezzi sono ponderati in base alla quota di mercato e alle regioni.
Stagione
Periodo effettivamente amministrato in virtù delle disposizioni per l'importazione di frutta e verdura Pubblicazione alla pagina. Pubblicazione qui.
Confronto regionale/Evoluzione dei prezzi
La media nazionale è stabilita in base ai rilevamenti dei prezzi regionali presso i grandi distributori; essa è ponderata secondo le quote di mercato. Le regioni sono ponderate secondo il numero di abitanti. Se il numero delle notifiche dei prezzi è troppo esiguo, non viene indicato alcun prezzo.
Il calcolo del prezzo medio a livello nazionale comprende anche i prezzi delle regioni per le quali non viene indicato alcun prezzo a causa del numero troppo esiguo di notifiche. Per questo motivo, il prezzo medio a livello nazionale può anche essere inferiore al prezzo regionale più basso pubblicato o superiore a quello più alto pubblicato.
Regioni
L’analisi dei prezzi regionali è suddivisa in tre regioni:
• D-CH: Svizzera tedesca
• F-CH: Svizzera romanda
• I-CH: Svizzera italiana
Analogamente all’Ufficio federale di statistica, la suddivisione delle regioni linguistiche viene effettuata a livello distrettuale.

Quota del prezzo alla produzione nel settore della frutta e verdura
La quota dell’agricoltore su un franco pagato dal consumatore è la percentuale del prezzo alla produzione rispetto al prezzo al consumo. Il prezzo alla produzione è quello pagato all'agricoltore per il prodotto grezzo. Il prezzo al consumo è ciò che si ricava nel commercio al dettaglio dal prodotto finito.
Un esempio a questo proposito:
L'agricoltore produce lattuga cappuccio e la fornisce a un'azienda commerciale che gli versa un prezzo alla produzione pari a 0.70 franchi al pezzo. L'azienda commerciale prepara la merce per la vendita nel commercio al dettaglio e la fornisce agli addetti al commercio al dettaglio che commercializzano la lattuga cappuccio ai consumatori al prezzo di 1.80 franchi al pezzo. La quota dell'agricoltore corrisponde quindi a 0.70 / 1.80 = 0.3889 ovvero al 38,89 per cento.
Valori del mercato delle patate e prodotti di patate
Luogo di rilevazione:

Sintesi della catena di valore dei cereali panificabili

Prezzi alla produzione lordi
I prezzi alla produzione lordi sono determinati sulla base di un’indagine annuale dell’UFAG presso i centri di raccolta dopo la chiusura dei conteggi, prezzi ponderati in base ai quantitativi, imposta sul valore aggiunto esclusa. Si applicano alla merce consegnata (senza deduzioni dalla tassa di accettazione, dei costi per il controllo della qualità, delle spese di pulizia, della tassa di essicazione, di altre tasse, dei contributi delle associazioni (9.20 CHF / t cereali panificabili, escl. spelta, 19.20 CHF / t spelta (2014); FSPC, swiss granum, USC, Fondo per lo sgravio del mercato FSPC, Fondo per la promozione dei cereali e contributo IG spelta). Dal raccolto 2011 sono “filtrati” valori estremi per il calcolo dei prezzi.
Zona franca
Le importazioni in Svizzera di cereali provenienti dalle zone franche del Paese di Gex e dell’Alta Savoia sono esenti da ogni tassa doganale. Basi legali: RS 0.631.256.934, 0.631.256.934.953.
Contributi al fondo di garanzia
La riscossione di contributi al fondo di garanzia per coprire i costi legati alle scorte obbligatorie di derrate alimentari e alimenti per animali (stoccaggio, finanziamento) si basa sulla legislazione sull’approvvigionamento economico del Paese. Per garantire l’approvvigionamento di beni d’importanza vitale nel nostro Paese, il Consiglio federale ha assoggettato prodotti quali zucchero, caffè, riso, oli e grassi commestibili all’obbligo di costituzione di scorte. I costi a carico delle imprese del settore privato per la gestione di tali scorte vengono indennizzati attraverso fondi di garanzia privati. Questi ultimi sono amministrati dalla cooperativa Réservesuisse, sotto la vigilanza della Confederazione. La costituzione di tale fondo di garanzia avviene attraverso contributi che tutti gli importatori devono versare per tali merci.
Voci di tariffa
Tutte le merci commerciali e private che non sono trasportate in bagagli personali o in veicoli privati vanno notificate in base alla Tariffa doganale al momento dell’importazione o dell’esportazione. Viene assegnata una voce di tariffa alla merce. Le voci di tariffa sono classificate in diversi capitoli della Tariffa doganale (maggiori informazioni su www.tares.ch).
La definizione di una serie di voci di tariffa
1901.1019: Preparazioni alimentari per l’alimentazione dei bambini secondo i principi di base della voce 1901, condizionate per la vendita al minuto, di prodotti delle voci da 0401 a 0404, senza tenore in grassi del latte o con un tenore in grassi del latte =< 1,5 per cento.
1901.2096: Miscele e paste di prodotti della panetteria o della pasticceria della voce 1905 secondo i principi di base della voce 1901, esclusa la merce delle voci da 0401 a 0404, senza tenore in grassi del latte o con un tenore in grassi del latte =< 3 %, contenenti altri grassi (eccetto quelli contenenti carne, frattaglie, sangue, salsiccia o una combinazione di questi prodotti > 10 %).
1905.31: Biscotti con aggiunta di dolcificanti, anche contenenti cacao.
1905.32: Cialde, anche contenenti cacao (eccetto cialde con un tenore in acqua > 10 %)
1905.9039: Pane e altri prodotti della panetteria, anche contenenti cacao, senza aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti, miele, uova, grassi, formaggio o frutta, condizionati per la vendita al minuto (eccetto pane azzimo e pan grattato).
1905.9082: Prodotti della panetteria e della pasticceria, anche contenenti cacao ma senza aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti, n.m.a.
1905.9083: Prodotti della panetteria e della pasticceria, anche contenenti cacao con aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti, contenenti grassi del latte, n.m.a.
1905.9085: Prodotti della panetteria e della pasticceria, anche contenenti cacao con aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti, contenenti grassi diversi dai grassi del latte, n.m.a.
Spiegazioni terminologiche
Bestiame da banco
Torelli, manzi, buoi e vitelli destinati alla macellazione.
Bio
Prodotti caratterizzati e fabbricati "almeno" conformemente all'ordinanza sull'agricoltura biologica (RS 910.18)
Carne da banco
Carne fresca, offerta al consumatore finale per l'acquisto e il consumo.
Cifra d'affari
Unità di misura per l'importanza di mercato di un prodotto (quantità x prezzo).
Consumo fuori casa
Per consumo fuori casa s'intendono tutte le derrate alimentari consumate fuori dalla propria abitazione, ovvero in ristoranti, punti di ristoro, chioschi e bar. Nel consumo fuori casa rientrano pure i pasti pronti da asporto.
Discount
Le caratteristiche principali dei discount sono i prezzi particolarmente bassi e la gamma di prodotti più limitata rispetto ad altri grandi distributori (p.es. Denner (Migros), Aldi, Lidl).
Filiera alimentare
Le derrate alimentari, nel loro percorso verso il consumatore attraversano diverse tappe quali la produzione, lo stoccaggio, la trasformazione e l'immissione sul mercato (filiera alimentare).
Franco, libero
Informazioni aggiuntive sul prezzo del luogo di spedizione: franco partenza addetto alla trasformazione significa, ad esempio, che il prezzo della merce contiene la fornitura alla partenza dal luogo di trasformazione.
Indice dei prezzi del latte di latteria
L'indice dei prezzi del latte di latteria è un indicatore riferito al passato e rappresenta l'evoluzione dei prezzi dei prodotti di latteria per il commercio al dettaglio e per l'industria nonché il prezzo alla produzione per il latte nei Paesi limitrofi.
IVA
Imposta sul valore aggiunto, una tassa aggiunta al prezzo della merce.
LAgr
Legge sull'agricoltura
Latte di consumo
Latte lavorato destinato al consumo umano (p.es. latte pastorizzato, latte UHT, ecc.).
Latte di latteria
Latte crudo che non viene trasformato in formaggio bensì destinato alla produzione di latte di consumo, burro, panna di consumo, yogurt, eccetera.
Mediana
La mediana di una raccolta di dati ordinati corrisponde al valore del dato che occupa la posizione centrale. Pertanto la metà dei dati si situerà al di sotto e l’altra metà al di sopra della mediana.
Offerte promozionali
Misure, nella maggior parte dei casi sotto forma di riduzioni di prezzo, volte ad aumentare il volume di smercio e/o a invogliare i consumatori a comprare nel negozio.
Organizzazione di categoria
Organizzazione di solidarietà tra diversi attori di un mercato (p.es. produzione, trasformazione, commercio, ev. consumatori), con lo scopo di promuovere la qualità e lo smercio dei propri prodotti.
PM
Peso alla macellazione (carcasse senza testa e interiora)
Ponderato in funzione dei quantitativi
I prezzi di un prodotto vengono moltiplicati per i relativi quantitativi; il risultato sarà diviso per la quantità totale (media ponderata).
Prezzo al consumo
Prezzi nei negozi. Il prezzo medio al consumo è calcolato in base alla cifra d'affari del distributore (Coop, Migros, Manor, ecc.) e alla regione (ponderazione).
Prezzo alla produzione
Prezzo della materia prima (ulteriori spiegazioni su eventuali supplementi e riduzioni e sul luogo di spedizione disponibili nei rapporti sul mercato).
Prezzo di costo
Prezzo all'acquisto della merce, inclusi i costi di trasporto.
Prezzo indicativo
Prezzo non vincolante, pattuito per esempio da un'organizzazione di categoria, per fornire un'indicazione o un'idea dei prezzi previsti a breve e medio termine. Il suo livello non deve corrispondere ai valori effettivamente realizzati. Le variazioni, invece, danno segnali all'intera filiera di valore aggiunto.
Prodotti da forno simili al pane
Tra questi rientrano, ad esempio, fette biscottate, gallette, pane da toast, crostini svedesi.
Prodotti da panetteria a lunga conservazione
Tale termine comprende biscotti, fette biscottate, gallette e prodotti da forno per aperitivi di ogni tipo e forma. I prodotti da panetteria a lunga conservazione hanno una conservabilità minima di un mese. Si distinguono dal pane e dai prodotti di pasticceria non soltanto per la maggiore conservabilità, bensì anche per composizione e fabbricazione.
PV (carne)
Peso vivo
Reddito lordo (carne)
Carne fresca e sottoprodotti della macellazione a prezzi al dettaglio più carne di salumeria a prezzi all'ingrosso.
Ritiro, franco partenza
Indicazione del prezzo del luogo di spedizione. Ritiro franco addetto alla trasformazione significa, ad esempio, il prezzo della merce franco magazzino dell'addetto alla trasformazione; la fornitura non è dunque inclusa nel prezzo.
Sottoprodotti della macellazione
Pezzi di animali da macello che non fanno parte della carcassa ma costituiscono, comunque, un ricavo aggiuntivo per il macellaio (pelle, fegato, cuore, diaframma, reni, lingua, carne della testa, sangue).
Sottoprodotti lattiero-caseari
Sottoprodotti della trasformazione del latte, in aggiunta al prodotto principale, che generano un ricavo supplementare per l'addetto alla trasformazione (siero, panna, grasso ecc.).
Supplemento per il latte trasformato in formaggio
Sovvenzione ai produttori di latte utilizzato per la trasformazione nell'industria casearia.
Valore aggiunto lordo
In parole semplici, il margine lordo è la differenza tra il prezzo alla produzione e il rispettivo prezzo al consumo, che comprende anche i ritardi dovuti a trasformazione/stoccaggio, eccetera. Il margine lordo copre i costi della trasformazione e del commercio (salari, trasporto, stoccaggio, affitto locali, macchinari, tasse, pubblicità, perdite, fluttuazioni dei corsi, ecc.) e comprende anche i dividendi (spiegazioni supplementari nei rapporti sul mercato). Il margine mostra in che modo il prezzo alla produzione è traslato sul prezzo al consumo.
Vantaggi procurati dalle importazioni
Entrate degli addetti alla trasformazione della carne risultanti dai contingenti d'importazione attribuiti.
Volatilità
Fluttuazioni di prezzo; si definiscono volatili i prezzi di prodotti che variano spesso e considerevolmente.
Ultima modifica 19.10.2020
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