Così come la diversità degli habitat e delle specie, anche quella all'interno di una stessa specie, ovvero la diversità genetica, fa parte della biodiversità e costituisce una base importante per un'alimentazione variata. L'Ufficio federale dell'agricoltura s'impegna a favore della conservazione e dell'utilizzo sostenibile della diversità genetica delle piante coltivate. Tra queste rientrano sia specie coltivate sia specie selvatiche ad esse affini. L'obiettivo principale è la conservazione della diversità delle varietà, motivo per cui vengono conservate, ad esempio, quasi 1200 varietà antiche di mele come la mela Rosa di Berna.
La diversità delle specie e delle varietà è parte della biodiversità ed è una base importante per un'alimentazione variata.
La diversità genetica è un patrimonio da tramandare alle generazioni future. Inoltre, in particolare la selezione vegetale ha bisogno di materiale iniziale geneticamente diverso. Essa si trova infatti confrontata a sfide quali nuove malattie e parassiti, crescita demografica o cambiamenti climatici e per poter sviluppare varietà adeguate redditizie e sostenibili ha bisogno di un'ampia riserva di linee iniziali.
Se caratteristiche come resistenza alle malattie o resa sono note, la ricerca può utilizzare le varietà antiche per stabilire quali geni sono responsabili dell'espressione di tali caratteri. Le conoscenze sulla base genetica agevolano enormemente la selezione.
A prescindere dal possibile utilizzo futuro, la conservazione della diversità è un’esigenza sociale. Molte varietà tradizionali hanno una valenza culturale e sono legate ai costumi locali. In questi casi, non si tratta soltanto di conservare il materiale vegetale, bensì anche le conoscenze sulle varietà antiche.
L'utilizzo diretto di queste ultime, di rarità e di colture trascurate, inoltre, può portare diversità nel piatto, a beneficio dei consumatori.
Dal 1999, il fulcro delle attività federali in materia è il Piano d'azione nazionale per la conservazione della varietà delle piante coltivate, il PAN-RFGAA, basato sul piano d'azione globale della FAO. I suoi punti cardine sono la conservazione e l'utilizzo di varietà antiche, oltre che la promozione della collaborazione nazionale e internazionale, mentre le misure comprendono l'elaborazione di basi, diversi programmi per la conservazione e l'utilizzo sostenibile nonché programmi di sensibilizzazione. Dal 2019 al 2022 è in atto la fase VI. Per ulteriori informazioni sul PAN-RFGAA consultare la relativa pagina Internet.
Dal 1° gennaio 2016 è in vigore l'ordinanza concernente la conservazione e l'uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura (ORFGAA; RS 916.181), che disciplina il ruolo della Confederazione in materia di conservazione. Mediante tale ordinanza si adempiono obblighi internazionali secondo la Convenzione sulla diversità biologica (CDB) e il Trattato internazionale sulle RFGAA (International Treaty).
Grazie ad adeguate condizioni quadro, come la norma per le varietà di nicchia, viene agevolato un utilizzo sostenibile.
Sul piano internazionale la Svizzera s’impegna a favore di un facile accesso alle risorse fitogenetiche e di un'equa ripartizione dei benefici.
Il miglior modo per conservare la diversità è utilizzarla. Diverse fondazioni e associazioni si sono prefissate di conservare e rendere accessibile la diversità. Alcuni produttori specializzati hanno, nella loro gamma di prodotti, varietà antiche, rare o particolari. Per la coltivazione a titolo personale possono essere acquistati sia sementi sia piantimi.
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Ultima modifica 11.05.2022
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3003 Berna