Passare al contenuto principale

Pubblicato il 7 gennaio 2025

Sicurezza della produzione primaria

La produzione primaria comprende le varie forme di produzione vegetale e animale. I prodotti primari destinati all'uso come derrate alimentari o alimenti per animali non devono presentare rischi per la salute umana o animale. Tutti gli attori lungo la filiera agroalimentare devono assumersi le proprie responsabilità per garantire la sicurezza dei prodotti primari e tenere sotto controllo il rischio di contaminazione.

Un trattore applica un prodotto fitosanitario su un campo di patate.

La produzione primaria nella filiera agroalimentare

Nel diritto sulle derrate alimentari, la produzione primaria designa la produzione di vegetali nonché l'allevamento e la detenzione di animali da reddito destinati a essere utilizzati per produrre derrate alimentari e alimenti per animali.

Comprende le varie forme dell’agricoltura «classica» (campicoltura, orticoltura, detenzione di vacche da latte, di pollame, ecc.), nonché la produzione di funghi, l'apicoltura e l'acquacoltura (allevamento di animali acquatici e produzione di alghe). Anche la caccia, la pesca e la raccolta di prodotti selvatici rientrano nella produzione primaria.

Alimenti sicuri soltanto grazie alla collaborazione

Carne di cavallo non dichiarata nelle lasagne pronte, diossina nelle uova di gallina, batteri patogeni nei germogli: improvvisamente un nuovo scandalo alimentare appare sui media. Ma ci sono anche problemi che non innescano uno scandalo: campylobacter nel pollo, frode nella dichiarazione di provenienza o micotossine nei cereali.

La sicurezza alimentare tange molti settori. La produzione primaria ne è spesso interessata e viene coinvolta nella risoluzione dei problemi.

A livello di Amministrazione federale, l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) lavora quindi a stretto contatto con l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e l'Unità federale per la filiera agroalimentare (UFAL).

Se i problemi di sicurezza sono legati alla presenza di contaminanti nell'ambiente (come diossine, PCB, PFAS, ecc.), vengono coinvolti anche altri Uffici federali.

Nell'ambito della Strategia per la filiera agroalimentare la Confederazione coordina vari aspetti della sicurezza lungo la filiera agroalimentare in collaborazione con le autorità cantonali competenti.

Il Piano di controllo nazionale pluriannuale (PCNP) per la filiera agroalimentare e gli oggetti d’uso e il rapporto annuale del PCNP sono componenti importanti di questo coordinamento. Essi descrivono i controlli ufficiali lungo la filiera agroalimentare.

Identificare i rischi

Nel nostro ambiente sono presenti numerose sostanze nocive e agenti patogeni. Tuttavia, diventano problematici per la nostra salute soltanto oltre una certa soglia. Il rischio è correlato alla pericolosità di una sostanza (pericolo) e alla portata dell’esposizione (esposizione).

Il rischio può quindi essere descritto come il prodotto tra pericolo ed esposizione:
Rischio = pericolo x esposizione

Una sostanza molto pericolosa in quantità minime può rappresentare un rischio inferiore rispetto a una sostanza meno pericolosa in grandi quantità.

I mezzi di produzione che presentano rischi specifici, come i prodotti fitosanitari, i concimi o i medicinali a uso veterinario, vengono valutati direttamente al momento dell'omologazione. Le aziende della produzione primaria devono utilizzarli correttamente per evitare qualsiasi rischio di contaminazione dei loro prodotti.

Controllo della sicurezza nella produzione primaria

Un allevatore applica l’unità mungitrice al capezzolo di una vacca
Le aziende sono responsabili della sicurezza dei prodotti primari.

La Confederazione stabilisce a livello di ordinanza le esigenze in materia di igiene nella produzione primaria. I Cantoni controllano che siano adempiute. Al fine di evitare doppi controlli, i controlli in materia di igiene sono coordinati con quelli veterinari e con i controlli relativi ai pagamenti diretti.

I Cantoni controllano altresì che le derrate alimentari immesse sul mercato rispettino i livelli massimi autorizzati per i residui di pesticidi e di altri contaminanti.

Informazioni complementari

Altri temi