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Pubblicato il 23 giugno 2025

Coleottero giapponese

Il coleottero giapponese (Popillia japonica) è considerato uno degli organismi da quarantena da cui sono attesi i danni maggiori e la cui lotta è più urgente. Questo parassita si nutre di oltre 400 specie diverse di piante utili e ornamentali, rappresentando così una minaccia per le nostre piante agricole, l’ortoflorovivaismo e l’ambiente.

Scheda informativa

Nome scientifico: Popillia japonica
Nome comune: Coleottero giapponese
Classe: Insetto
Classificazione: Organismo da quarantena prioritario (obbligo di notifica e di lotta)
Infestazione in corso in Svizzera:
Piante ospiti: >400

Maggiori informazioni su EPPO Global Database.

Riconoscimento

Aspetto dell'organismo nocivo

  • I coleotteri adulti sono lunghi 10-12 mm e hanno ali color rame metallizzato.
  • Ai lati dell’addome si notano cinque ciuffi bianchi e due ciuffi posteriori dello stesso colore più grandi.
  • I coleotteri adulti possono essere avvistati soprattutto in estate (giugno-agosto).
  • Uova, larve e pupe vivono nel terreno e vanno analizzate in laboratorio per essere identificate.

Coleotteri simili

La somiglianza del coleottero giapponese con coleotteri indigeni induce spesso in confusione. La panoramica seguente aiuta a riconoscere le caratteristiche in cui il coleottero giapponese differisce dagli altri.

Piante ospiti e danni

Il coleottero giapponese si nutre di oltre 400 specie diverse di piante utili e ornamentali, come, per esempio, melo, rovo, olmo, vite, tiglio, ciliegio, acero, pesco, soia e rose. I coleotteri adulti, oltre che di foglie, si nutrono anche di fiori e frutti, mentre le loro larve si cibano di radici di varie graminacee. Si tratta di un organismo nocivo che rappresenta una minaccia per le nostre piante agricole, l’ortoflorovivaismo e l’ambiente.

Foglia di cui restano pressoché solo le nervature

Diffusione

Vie di diffusione

Il coleottero giapponese è originario del Giappone. Da lì, all'inizio del XX secolo si è diffuso inizialmente in Nordamerica provocando danni ingenti. Nell'estate del 2014 la sua presenza è stata accertata per la prima volta nei dintorni di Milano, in Italia. Ogni anno il coleottero giapponese si propaga in tutte le direzioni con il volo dei coleotteri, ma anche per mezzo di attività umane.

Le larve e le uova possono essere propagate tramite il trasporto di terra proveniente da zone infestate.
È possibile propagare larve e uova trasportando terra da zone infestate, mentre i coleotteri possono diffondersi con il trasporto di piante vive o di rifiuti vegetali,
I coleotteri giapponesi possono viaggiare come "passeggeri clandestini", ad esempio in auto, treni, camion e aerei.
nonché come «passeggeri clandestini» nascosti in auto, treni, camion e aerei.

Diffusione in Svizzera

Esemplari adulti sono stati ritrovati per la prima volta nell’estate del 2020 in un vigneto nel Ticino meridionale e nel 2023 sul territorio del Canton Vallese a ridosso del confine con l’Italia. Dal momento che vi è una correlazione diretta tra le popolazioni riscontrate in Ticino e in Vallese e la zona infestata nel Nord Italia, viene applicata la strategia di contenimento.

Inoltre, nel 2023 è stato individuato un focolaio nel Cantone di Zurigo, mentre nel 2024 nei Cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna. Trattandosi per il momento soltanto di popolazioni isolate e contenute, si sta ancora tentando di eradicare il coleottero.

Prevenzione e controllo

Per il coleottero giapponese vige l’obbligo di notifica e di lotta. In caso di sospetto, occorre contattare immediatamente il servizio fitosanitario cantonale competente.

Il monitoraggio del coleottero giapponese si è svolto nel 2024 in tutti i Cantoni e nel Principato del Liechtenstein utilizzando 280 trappole a feromoni. Nel 2025 si prevede di intensificarlo ulteriormente.

Segnalare il ritrovamento di un coleottero giapponese

Se si sospetta di aver trovato un coleottero giapponese, procedere come segue:

  • Catturate il coleottero e non lasciatelo scappare.
  • Verificate se sono presenti dei ciuffi bianchi su entrambi i lati dell‘addome.
  • Fate una foto dell’insetto e annotate il luogo esatto in cui è stato osservato.
  • Contattate il più rapidamente possibile il servizio fitosanitario del vostro Cantone.
    Le aziende autorizzate a rilasciare passaporti fitosanitari devono, in caso di sospetto, contattare immediatamente il Servizio fitosanitario federale (SFF) all’indirizzo phyto@blw.admin.ch.

Informazioni complementari

Altri temi

Contatto per domande

Ufficio federale dell'agricoltura UFAG
Servizio fitosanitario federale SFF
Schwarzenburgstrasse 165
Svizzera - 3003 Berna