Mediante i contributi per i sistemi di produzione la Confederazione promuove forme di produzione particolarmente in sintonia con la natura, l’ambiente e gli animali nell’agricoltura svizzera. Questa pagina fornisce una panoramica sui contributi per i sistemi di produzione e le principali schede tecniche.
I contributi per i sistemi di produzione sostengono l'agricoltura biologica, la protezione dei vegetali rispettosa dell'ambiente, la conservazione della fertilità del suolo, l'impiego efficiente dell'azoto e il benessere degli animali. I singoli contributi per i sistemi di produzione sono illustrati in questa pagina nella corrispettiva rubrica.
Agricoltura biologica
Mediante questo contributo per i sistemi di produzione la Confederazione promuove l'agricoltura biologica come forma di produzione particolarmente rispettosa delle risorse. Nelle aziende agricole biologiche si tiene conto dei cicli e dei processi naturali. Ad esempio, per la regolazione degli agenti patogeni ci si basa su un piano di misure con una scelta adeguata di specie, varietà e avvicendamento delle colture, nonché su misure di lotta meccanica. Non vengono utilizzati prodotti fitosanitari chimici di sintesi. Anche nell’allevamento vigono esigenze più severe per quanto riguarda la stabulazione e il foraggiamento. Si applicano le disposizioni degli articoli 3, 6–16h e 39–39h dell’ordinanza sull'agricoltura biologica.
L’obiettivo di questa misura è ridurre i rischi associati all’utilizzo di prodotti fitosanitari in agricoltura, onde limitare per quanto possibile gli effetti negativi sull’ambiente.
Questo contributo incentiva la coltivazione di colture campicole senza prodotti fitosanitari chimici. La misura deve interessare tutte le superfici di una coltura dell’intera azienda.
Rinuncia a insetticidi e acaricidi in orticoltura e nella coltivazione di bacche
Questo contributo incentiva la rinuncia a prodotti fitosanitari dopo la fioritura in viticoltura, frutticoltura e nella coltivazione di bacche pluriennali. Mira a ridurre l’impiego di insetticidi, acaricidi e fungicidi. Sono ammessi i principi attivi conformi all’agricoltura biologica mentre l’utilizzo del rame è soggetto a restrizioni.
Rinuncia a erbicidi in campicoltura e nelle colture speciali
Questo contributo incentiva la sostituzione dell’uso di erbicidi in campicoltura e nelle colture speciali con la lotta meccanica alle malerbe o con soluzioni agronomiche alternative. La misura deve interessare tutte le superfici di una coltura dell’intera azienda.
Questo contributo incentiva la sostituzione dell’uso di erbicidi nelle colture perenni con la lotta meccanica alle malerbe o con soluzioni agronomiche alternative. Il trattamento mirato con erbicidi fogliari ai piedi del ceppo o del tronco è autorizzato.
Questo contributo incentiva l’impianto di strisce per organismi utili. L’obiettivo è rafforzare la protezione biologica dei vegetali e ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari. Il contributo è versato soltanto per le colture campicole e perenni ubicate nella zona di pianura e in quella collinare.
Gestione di superfici con colture perenni con mezzi ausiliari conformi all’agricoltura biologica (giusta l’ordinanza sull’agricoltura biologica)
Questo contributo incentiva la coltivazione biologica su una o più superfici dell’azienda in viticoltura, frutticoltura, nella coltivazione di bacche pluriennali o nella permacultura. Mira a sostenere in modo mirato le aziende che prospettano di passare dall’agricoltura convenzionale a quella biologica.
Fertilità del suolo
Questi due contributi incentivano i metodi di produzione rispettosi del suolo, come ad esempio una copertura del suolo possibilmente prolungata o le tecniche di coltivazione senza aratura. L’obiettivo è preservare la fertilità dei terreni utilizzati a scopo agricolo.
Questo contributo incentiva la copertura prolungata del suolo con intervalli brevi con terreno nudo. In questo modo migliora la fertilità del suolo attraverso la formazione di humus, diminuisce il rischio di erosione e di compattazione e cresce la ritenzione idrica del suolo.
Lavorazione rispettosa del suolo di colture principali sulla superficie coltiva
Questo contributo incentiva l’uso di tecniche di coltivazione rispettose del suolo quali la semina diretta, la semina a bande o la semina a lettiera. Su almeno il 60 per cento della superficie coltiva aperta dell’azienda non viene impiegato l’aratro. Con la riduzione dell'intensità della lavorazione aumenta il tenore di humus, che a sua volta ha un impatto positivo sul bilancio idrico e delle sostanze nutritive, nonché sull'attività biologica e sulla struttura del suolo.
Questo contributo incentiva l’impiego efficiente dei concimi azotati in campicoltura. Grazie a una migliore distribuzione dell’azoto all’interno dell’azienda, si riduce il rischio di perdite di azoto nell’ambiente. Per adempiere le esigenze del programma l’apporto di azoto in tutta l’azienda non deve superare il 90 per cento del fabbisogno delle colture.
Detenzione di animali
Mediante questi contributi la Confederazione promuove una stabulazione particolarmente rispettosa delle esigenze degli animali e in sintonia con la natura.
SSRA – Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali
Il contributo per il benessere degli animali SSRA promuove Sistemi di Stabulazione particolarmente Rispettosi degli Animali che tengono maggiormente in considerazione le esigenze degli animali da reddito applicando prescrizioni più severe rispetto ai requisiti minimi di legge. I sistemi di stabulazione ad aree multiple con aree di foraggiamento e di riposo separate sono considerati particolarmente rispettosi degli animali. Gli animali sono tenuti in gruppi e possono muoversi liberamente. Altri elementi del programma sono la possibilità di ritirarsi e occuparsi in modo conforme al loro comportamento naturale nonché la disponibilità di molta luce diurna naturale nella stalla.
URA è l’acronimo di «Uscita Regolare all’Aperto». L’uscita all’aperto per gli animali da reddito durante tutto l’anno è il requisito fondamentale di questo programma.
Questo contributo per i bovini promuove una quota di uscite e di pascolo particolarmente elevata. Tra l’altro durante il periodo di vegetazione la razione giornaliera degli animali va coperta prevalentemente con foraggio ottenuto dal pascolo.
Questo contributo promuove la durata d’utilizzo prolungata delle vacche. Le aziende beneficiano di questo contributo a partire da una media di tre parti per le vacche da latte e di quattro parti per le altre vacche.
PLCSI – Produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita
Questo contributo promuove una produzione di latte e carne conforme alle condizioni locali. L'obiettivo è utilizzare in modo efficiente e adeguato alle condizioni locali il foraggio ottenuto da prati e pascoli per il foraggiamento degli animali. Beneficiano di questo contributo le aziende che coprono il fabbisogno in foraggi prevalentemente con erba, fieno, fieno di secondo taglio e insilato d'erba.
Agridea Nachweis.Plus/Agri.PER/Prova.Plus dalla versione 4.9.6
Barto Suisse-Bilanz 1.19 dalla versione 2.13.15.0
AGROTECH dalla versione 3.4.455
Agridea Nachweis / Betvor dalla versione 9.9
Grangeneuve swissbilanz.ch, dalla versione 2025 / 1.19
AGRIDEA Dossier PER excel 2025
ISAGRI GEOFOLIA dalla versione 25.01
Agroplus dalla versione 25.02
Suisse-Bilanz 1.19 con GMF_TG
Validi a partire dall'anno 2024 incluso
Agridea AGRO-TECH dalla versione 3.4.450
Agridea Nachweis / Betvor dalla versione 9.8
Agridea Nachweis.Plus/Agri.PER/Prova.Plus dalla versione 4.95.00
Agroplus dalla versione 23.12
Grangeneuve swissbilanz.ch, dalla versione 2024 / 1.18
Suisse-Bilanz 1.18 con GMF_TG
Validi a partire dall'anno 2024 incluso
Agridea Nachweis.Plus/Agri.PER/Prova.Plus dalla versione 4.9.xx
Agridea Nachweis/Betvor dalla versione 9.7
AGRIDEA Dossier versione PER 2023
Agridea AGRO-TECH dalla versione 3.4.440
Barto Suisse-Bilanz 1.17 dalla versione 2.6.0.0
Suisse-Bilanz 1.17 con GMF_TG
Agroplus dalla versione 22.11
Grangeneuve swissbilanz.ch, dalla versione 2023 / 1.17
Domande frequenti
In alcuni casi i contributi per l’efficienza delle risorse vigenti in passato potevano essere applicati per particella. Ciò dava agli agricoltori una certa flessibilità. Con l'iniziativa parlamentare «Ridurre il rischio associato all'uso di pesticidi» si è voluto incentivare il passaggio dalla sperimentazione di tecniche alternative all’utilizzo effettivo da parte degli agricoltori. Nonostante la diminuzione del numero di aziende agricole iscritte al programma, è stato possibile aumentare le superfici gestite rinunciando completamente o parzialmente ai prodotti fitosanitari. Ciò ha comportato anche una semplificazione delle procedure per gli agricoltori e le autorità preposte all’esecuzione.
Le macchine che identificano le piante problematiche mediante il riconoscimento digitale delle immagini e le combattono con l’applicazione mirata di prodotti fitosanitari, sono riconosciute equivalenti al trattamento pianta per pianta sulla superficie coltiva aperta. I modelli o i tipi di macchine che svolgono i trattamenti in modo troppo poco preciso non adempiono i requisiti del trattamento pianta per pianta.
La questione dell’unità più piccola per la rilevazione dei dati strutturali a livello cantonale non è trattata in maniera uniforme. Alcuni Cantoni sono disposti ad arrivare al livello di blocco di varietà, per altri, invece, è determinante la particella. Pertanto nell’OPD si parla semplicemente di «superfici». L'attuazione spetta ai Cantoni.
Siccome l’intervallo tra il raccolto del frumento e la semina dell’orzo supera 7 settimane, dopo il raccolto si deve predisporre il più presto possibile una coltura intercalare o un sovescio (idealmente addirittura una sottosemina). Il capoazienda ha tuttavia a disposizione al massimo 7 settimane per svolgere i necessari lavori nei campi (tra cui, spandere il concime aziendale, effettuare la lotta alle malerbe). L’obiettivo è che il suolo sia occupato il più a lungo possibile da una copertura viva. Continua a essere applicata la vigente condizione PER secondo cui su ogni particella con colture raccolte prima del 31 agosto è necessario seminare, nell’anno in corso, una coltura autunnale, colture intercalari o sovesci invernali.
Sì. Una superfice coperta da risemine spontanee di colza o cereali non è computabile come coltura intercalare o come sovescio. La colza, però, può essere raccolta prima del 1° ottobre sul 20 per cento delle superfici laddove non debbano essere adempiuti i requisiti.
A complemento del programma URA, il contributo per il pascolo mira a promuovere sistemi di pascolo completo sull'insieme dell'azienda in quanto garantiscono una detenzione estremamente rispettosa delle esigenze degli animali e, parallelamente, forniscono un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di ammoniaca e quindi al raggiungimento dell'obiettivo dell'Iv.Pa. 19.475 nell'ambito della riduzione delle sostanze nutritive (art. 6a LAgr). Secondo questo obiettivo, oltre all'assunzione di foraggio al pascolo, anche la detenzione di tutte le categorie di età nel programma URA rientra tra le condizioni per beneficiare dei contributi.
La Confederazione promuove le prestazioni d’interesse generale fornite dall’agricoltura attraverso i pagamenti diretti.
22 ottobre 2025
Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate
In Svizzera la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate è il presupposto per ricevere i pagamenti diretti e assicura le buone pratiche agricole.