Nelle nostre FAQ relative al diritto fondiario e alla revisione parziale del LDFR sono disponibili le risposte alle domande poste più di frequente. Abbiamo riassunto le informazioni principali, in modo da potervi aiutare rapidamente. Se la vostra domanda non è presente nell'elenco o se avete bisogno di ulteriori chiarimenti, non esitate a contattare il Cantone competente.
Revisione parziale del diritto fondiario rurale
Con una revisione parziale della LDFR il Consiglio federale intende rafforzare il principio della coltivazione diretta, la posizione dei coniugi nell’azienda agricola e lo spirito imprenditoriale. Questa revisione parziale a 30 anni dalla sua entrata in vigore mira a mettere la LDFR al passo con i tempi e a renderla adatta alla prossima generazione.
La società cooperativa deve sempre disporre almeno di sette membri. Se tale condizione non è più adempiuta, viene meno la sua esistenza materiale e non può essere ripristinata mediante una sentenza giudiziaria. Il principio della società cooperativa garantisce che ogni membro abbia gli stessi diritti e doveri. In questo caso per la società cooperativa diventa difficile comprovare in modo obiettivo che tre quarti dei suoi membri gestiscono personalmente i fondi agricoli. Ci sono forme di persone giuridiche, come ad esempio la Sagl, che sono adatte ai fini della gestione collettiva di un’azienda agricola.
Conformemente al diritto svizzero, le fondazioni sono un patrimonio autonomo e quindi non è possibile ricondurle a persone fisiche per garantire la coltivazione diretta.
A partire da una quota di due terzi le minoranze di SA e Sagl hanno soltanto il diritto di essere consultate. Non possono ostacolare decisioni importanti della maggioranza.
Nonostante ciò, oltre a contribuire al finanziamento possono fornire altri preziosi servizi a sostegno degli imprenditori (p.es. amministrazione, commercializzazione, ecc.). Nelle aziende familiari vi è altresì l’esigenza di una progressiva cessione dell’azienda. Una quota troppo elevata la renderebbe soltanto più difficile e contrasterebbe con lo scopo del rafforzamento dello spirito imprenditoriale (finanziamento).
L’unico cambiamento rispetto alla prassi attuale è che ora anche un passaggio di proprietà di azioni o quote sociali tra i soci è soggetto ad autorizzazione. L’esame da parte dell’autorità cantonale competente ad accordare l’autorizzazione avviene soltanto al momento della domanda di autorizzazione. Come finora, non sono previsti controlli regolari da parte dei Cantoni.
No. L’autorizzazione non ostacola né progetti né l’acquisto di fondi sostitutivi da parte dell’ente pubblico. Deve essere rilasciata un’autorizzazione se sono adempiute le condizioni a riguardo. Con l’autorizzazione l’acquisto di fondi sostitutivi è sottoposto al controllo cantonale in modo che il prezzo sia mantenuto a un livello accessibile (LDFR, art. 66). Questo controllo è correlato anche all'utilizzo parsimonioso del denaro dei contribuenti. L'autorità competente ad accordare l’autorizzazione può altresì controllare che il terreno acquistato sia stato assegnato a un coltivatore diretto entro un periodo di tempo ragionevole.
I progetti per la protezione contro le piene o di bacini di pompaggio e di accumulazione vengono attuati sull’arco di diversi anni e quindi un tempo di attesa di circa 30 giorni fino al ricevimento dell’autorizzazione è irrilevante. Il dispendio amministrativo grava sulle autorità e non sugli imprenditori.
Com’è il caso per i coltivatori diretti, che per acquistare fondi agricoli devono dimostrare in modo credibile che li gestiranno personalmente e che sono idonei a farlo, in futuro anche gli acquirenti di superfici messe sotto protezione dovranno dimostrare in modo credibile che le proteggeranno meglio. Le organizzazioni per la protezione della natura sono predestinate e sulla base delle attività svolte finora possono dimostrare senza problemi che grazie allo scopo al quale sono destinate e alle loro comprovate capacità sono in grado di garantire una migliore protezione delle superfici acquistate, peraltro anche più a lungo termine.
Disposizioni generali
Scopo, campo d’applicazione e definizioni della LDFR
Un’azienda agricola è un’unità composta da fondi, edifici di economia rurale ed edifici abitativi che servono da base per la produzione agricola, la cui gestione secondo gli usi del Paese genera un volume di lavoro minimo pari a un’unità standard di manodopera USM. Se un’azienda agricola viene affittata particella per particella per oltre sei anni, perde il suo status di azienda agricola.
Chi ha un interesse degno di protezione (proprietari, eredi, affittuari) può far accertare dall’autorità competente se si tratta di un’azienda agricola.
Se un’azienda necessita di più di un’unità standard di manodopera (1 USM) ed è adatta a essere conservata, la si considera un’azienda agricola. Questo status fa sì che l’azienda in linea di principio non possa essere suddivisa né affittata particella per particella.
Coltivazione diretta e valore di reddito
La gestione autonoma del suolo agricolo (detta coltivazione diretta) è un elemento centrale della LDFR. Il suolo agricolo deve poter essere acquistato in primo luogo da coloro che lo lavorano e dipendono da esso. Se tra i beni della successione vi è un’azienda agricola, essa deve poter essere rilevata a un valore sopportabile (detto valore di reddito agricolo).
La stima del valore di reddito è effettuata d’ufficio o, su richiesta, da un esperto di stime immobiliari. In base alla proposta di quest’ultimo gli uffici dell’agricoltura emettono una decisione sul valore di reddito giuridicamente vincolante.
L’acquisto di terreni agricoli è riservato ai coltivatori diretti (LDFR, art. 63). Per le attività ricreative agricole, ad esempio la detenzione di equini, la competente istanza cantonale verifica, caso per caso, se è possibile autorizzare l’acquisto.
Cessione dell’azienda, divisione successoria e diritto all’utile
La LDFR disciplina le modalità di ripresa di aziende e fondi agricoli all’interno della famiglia da parte della generazione seguente.
Diritti di acquisto e di prelazione
I diritti di compera, di ricupera e di prelazione proteggono i membri della famiglia e gli affittuari che sono coltivatori diretti.
Restrizioni di diritto pubblico e obbligo di autorizzazione
Per evitare speculazioni e proteggere meglio i coltivatori diretti, l’acquisto di fondi o di aziende agricole deve essere autorizzato dal Cantone competente.
Secondo il divieto di frazionamento i fondi agricoli non possono essere suddivisi in particelle di meno di 25 are (o 15 are per i vigneti). I Cantoni possono fissare superfici minime più estese.
Secondo il divieto di divisione materiale non si possono vendere separatamente singoli fondi se appartengono a un’azienda agricola. Un’ampia gamma di eccezioni consente di derogare a questa norma rigorosa, ad esempio se la divisione materiale è d’interesse pubblico o serve a migliorare strutturalmente altre aziende agricole.
Per i fondi agricoli soggetti alla legge sul diritto fondiario rurale (LDFR) è stabilito un prezzo massimo ammissibile. Le aziende che non sono più considerate aziende agricole sono stimate in base al sistema dei singoli fondi agricoli. Le competenti istanze cantonali fissano il prezzo massimo ammissibile delle aziende e dei fondi agricoli.
Il prezzo è esorbitante se supera di oltre il 5 per cento il prezzo pagato in media per aziende o fondi agricoli paragonabili della stessa regione durante gli ultimi cinque anni.
La vendita è consentita solo a coltivatori diretti. Le eccezioni in merito sono elencate all’articolo 64 (LDFR). Ciò può avvenire, ad esempio, se l’acquirente è in possesso di un’autorizzazione legalmente valida per un uso non agricolo del terreno ammesso ai sensi dell’articolo 24 della legge sulla pianificazione del territorio.
Prevenzione dell’indebitamento eccessivo
La LDFR mira, inoltre, a prevenire l’indebitamento eccessivo delle aziende. I fondi agricoli possono essere gravati da pegno immobiliare soltanto fino a concorrenza del limite dell’aggravio. Sono previste eccezioni per mantenere il margine di manovra imprenditoriale.
Prescrizioni di procedura
In uno Stato di diritto procedure e termini sono elementi importanti per l’attuazione della legge.