Accordo di libero scambio nel settore agroalimentare (ALSA) e accordo nel settore della sanità pubblica (ASP)

Da novembre 2008 sono in corso negoziati tra la Svizzera e l’UE per un'apertura del mercato lungo l'intera filiera agroalimentare, nonché per un rafforzamento della collaborazione nel settore della sicurezza delle derrate alimentari e dei prodotti e in quello della sanità pubblica.
In una prima fase i lavori sono avanzati in maniera soddisfacente. Finora si sono conclusi tre cicli di negoziati e nel gruppo «Accesso al mercato nel settore agricolo», ad esempio, è stato possibile trovare i primi, importanti punti di convergenza. Da metà 2010, però, i negoziati sono in una situazione di stallo, non da ultimo a causa di questioni istituzionali tuttora aperte e resistenze a livello di politica interna.
Un accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'UE nel settore agroalimentare (ALSA) getterebbe le basi per aperture reciproche dei mercati dei prodotti agricoli e delle derrate alimentari. Eliminerebbe altresì gli ostacoli al commercio tariffari (come dazi doganali e contingenti) e non tariffari (come diverse prescrizioni in materia di produzione e omologazione). Il libero scambio non riguarderebbe soltanto le materie prime agricole (come latte e bestiame da macello), bensì anche i livelli a monte e a valle della filiera produttiva, ossia i mezzi di produzione (come sementi e macchinari) e i prodotti dell'industria di trasformazione (come formaggio e yogurt).
L'ALSA s'inserirebbe coerentemente nel contesto delle riforme della politica agricola attuate finora e finalizzate a migliorare la competitività dell'agricoltura svizzera sul piano internazionale. Un'apertura nei confronti dell'UE si tradurrebbe in una riduzione dei costi di produzione per gli agricoltori svizzeri e per 'industria elvetica di trasformazione con conseguente agevolazione dell'accesso dei prodotti svizzeri al mercato comunitario. Per i consumatori elvetici comporterebbe un calo dei prezzi delle derrate alimentari. Le ricadute sul piano economico sarebbero positive, con una crescita durevole del PIL dello 0,3 per cento, vale a dire di 2 miliardi di franchi.
L'apertura dei mercati rappresenta una notevole sfida per l'agricoltura. Onde approfittare dei nuovi sbocchi e sostenere le aziende interessate affinché possano far fronte al nuovo contesto di mercato, l'ALSA verrebbe introdotto gradualmente e sarebbe affiancato da misure collaterali adeguate.
Divisione Europa, SES-DFAE | |||
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Ultima modifica 05.01.2023
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