Il 6 settembre 2017 il Consiglio federale ha approvato il Piano d'azione per la riduzione del rischio e l'utilizzo sostenibile di prodotti fitosanitari. I rischi devono essere dimezzati e vanno promosse alternative alla difesa chimica. Con il piano d'azione il Consiglio federale pone obiettivi chiari. Affinché questi siano conseguiti, occorre ampliare le misure esistenti e introdurne delle nuove. Il piano d’azione consente all’agricoltura svizzera di distinguersi con la produzione di alimenti sostenibili.
La crescita demografica a livello nazionale determina un aumento dell'edificazione del territorio con una conseguente diminuzione delle superfici utilizzate a scopo agricolo. Per garantire che la popolazione in crescita abbia sempre di che nutrirsi, deve essere incrementata la produzione alimentare nelle restanti terre coltive. Ciò è possibile soltanto se le colture possono essere difese da malattie, parassiti e malerbe. A tal scopo negli ultimi decenni la Svizzera ha progressivamente introdotto la difesa fitosanitaria integrata nella quale vale il principio secondo cui le misure di lotta chimiche sono applicate soltanto se quelle di prevenzione alternative non permettono di garantire una protezione sufficiente. I prodotti fitosanitari forniscono comunque ancora un notevole contributo alla garanzia delle rese e alla qualità dei raccolti. Tuttavia, le sostanze biologicamente attive in essi contenute possono avere effetti indesiderati sull’uomo che devono essere limitati per quanto possibile. Inoltre, la difesa fitosanitaria integrata va attuata meglio per ridurre ulteriormente le applicazioni di prodotti fitosanitari.
Per questa ragione il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), in collaborazione con altri Dipartimenti, ha commissionato un piano d’azione per la riduzione del rischio e l'utilizzo sostenibile di prodotti fitosanitari.
Obiettivi generali e obiettivi intermedi
In esso sono definiti 8 obiettivi generali e 12 obiettivi intermedi. Per raggiungerli sono state messe a punto all'incirca 50 misure in 3 ambiti diversi: utilizzo (verde), rischi specifici (arancione) e strumenti collaterali (blu). Queste misure sono ampliate costantemente e adeguate alle esigenze.
Misura 1: Rinuncia o rinuncia parziale agli erbicidi (6.1.1.1)
Il controllo delle malerbe senza l'aiuto di erbicidi richiede molto tempo. La lotta meccanica può essere effettuata soltanto se le condizioni del suolo sono buone. Dal 2020 a livello di pagamenti diretti si promuoverà la coltivazione con rinuncia o rinuncia parziale agli erbicidi. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 2: Riduzione del dosaggio mediante adeguamento alla superficie fogliare (6.1.1.2)
Per dosare la quantità di poltiglia necessaria per il trattamento di una coltura sono stati sviluppati nuovi metodi. Questi permettono di ridurre il dosaggio alla superficie fogliare da proteggere. Dal 2018 questo metodo sarà inserito nelle autorizzazioni e nelle formazioni. La responsabilità è dell'UFAG, dei Cantoni e delle istituzioni attive nel campo della consulenza.
Misura 3: Riduzione dell'utilizzo di fungicidi mediante la coltivazione di varietà resistenti (6.1.1.3)
La coltivazione di varietà più resistenti permette di ridurre considerevolmente il numero di trattamenti fungicidi. Entro il 2020 si dovrà valutare nell'intera catena alimentare come è possibile potenziare la domanda dei consumatori di varietà resistenti. La responsabilità è dell’UFAG in collaborazione con le organizzazioni di categoria, la grande distribuzione e le organizzazioni dei consumatori.
Misura 4: Rinuncia a fungicidi e insetticidi mediante la produzione estensiva (6.1.1.4)
Vi sono già diverse colture che sono prodotte in maniera estensiva e promosse tramite pagamenti diretti. Entro il 2020 si dovrà valutare se la produzione estensiva di altre colture può essere promossa. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 5: Selezione mirata dei PF nell'ambito dei pagamenti diretti (6.1.1.5)
Affinché gli agricoltori abbiano diritto ai pagamenti diretti, devono considerare i principi della difesa fitosanitaria integrata. Nella protezione delle colture la priorità va data all'applicazione di misure preventive, meccanismi naturali di regolazione e procedimenti biologici e meccanici. Inoltre possono essere applicati soltanto PF che hanno un effetto possibilmente minimo sugli organismi utili. Entro il 2020 si dovrà valutare come è possibile applicare ancora meglio nella pratica il principio della difesa fitosanitaria integrata e se i criteri potranno essere adeguati per i PF liberamente utilizzabili. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 6: Protezione delle acque sotterranee dai PF e dai loro metaboliti (6.1.2.1)
Nella maggior parte dei casi le esigenze qualitative legali per principi attivi dei PF e metaboliti rilevanti nelle acque sotterranee sono rispettate. Per metaboliti non rilevanti non vi sono esigenze legali. Questi sono talvolta rilevati in concentrazioni più elevate rispetto ai principi attivi ma dal profilo sanitario, sono però innocui. Per il miglioramento della qualità dell'acqua potabile entro il 2021 si dovrà valutare come si può ridurre la concentrazione di metaboliti non rilevanti nelle acque sotterranee. La responsabilità è dell’UFAM e dell’UFAG.
Misura 7: Controllo delle irroratrici anche al di fuori della PER (6.1.2.2)
Nell'ambito dei pagamenti diretti si dovranno verificare ogni quattro anni gli apparecchi utilizzati per la protezione dei vegetali per garantire un funzionamento ineccepibile. Entro il 2022 questo controllo sarà esteso ad irroratrici che non sono utilizzate nell'ambito dei pagamenti diretti oppure in agricoltura. La responsabilità è dei Cantoni.
Misura 8: Progetti regionali per la riduzione delle applicazioni e delle emissioni (6.1.2.3)
Nei programmi sulle risorse si sostengono progetti settoriali intesi a migliorare la sostenibilità. Saranno sostenuti progetti che riguardano PF (per esempio la depurazione di acque contaminate da PF) e promettenti sul lungo termine.
Misura 9: Promozione di irroratrici a basse emissioni (6.1.2.4
Le tecniche di applicazione di PF hanno compiuto notevoli progressi, ma il loro costo può essere elevato. L'acquisto di determinati apparecchi è sostenuto dal 2014. Questo sostegno sarà prorogato ed eventualmente esteso ad altri apparecchi. La responsabilità è dell'UFAG.
Misura 10: Condizioni di utilizzo per irroratrici a lunga gittata (6.1.2.5)
Alcune irroratrici hanno una gittata più lunga di altre (p.es. «gun» e "cannoni") il che aumenta il rischio di deriva. Entro il 2020 si elaboreranno pertanto istruzioni per la riduzione del rischio in caso di utilizzo di irroratrici di questo tipo. La responsabilità è dell'UFAG.
Misura 11: Evitare gli usi minori (6.1.3.1)
Vi sono situazioni in cui non è disponibile alcun metodo adeguato per la protezione delle colture contro gli organismi nocivi (usi minori). È necessario trovare soluzioni per gli usi minori. A tal fine la Svizzera è interessata a una collaborazione internazionale. La responsabilità è dell’UFAG e di Agroscope.
Misure nel settore rischi specifici (giallo)
Misura 12: Promozione di sistemi di lavaggio in continuo delle parti interne delle irroratrici (6.2.1.1 (a))
Dal 2017 si promuove mediante pagamenti diretti l'acquisto di sistemi di lavaggio in continuo delle parti interne delle irroratrici. Ciò consente di pulire completamente l'interno direttamente sul campo. In tal modo è possibile ridurre in maniera considerevole l'immissione di acque di scarico contenenti PF. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 13: Montaggio di un serbatoio d'acqua per la pulizia dell'irroratrice sul campo al di fuori della PER (6.2.1.1 (b))
Dal 2011 nell'ambito dei pagamenti diretti è obbligatorio il montaggio di un serbatoio d'acqua per la pulizia delle irroratrici con un volume > 400 litri sul campo. Entro il 2022 si dovrà valutare se il montaggio per tutti gli utilizzi professionali di irroratrici e nebulizzatori con un volume > 400 litri diventerà obbligatorio. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 14: Promozione di sistemi di trattamento rispettosi dell'ambiente delle acque contaminate da PF (6.2.1.1 (c))
ETalvolta avviene che le apparecchiature non debbano essere lavate sul campo, bensì nel piazzale. Dal 2018 si sosterranno finanziariamente sistemi di trattamento delle acque contaminate da PF. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 15: Prescrizioni d'uso più severe per ridurre il dilavamento (6.2.1.2 (a))
Attualmente, se il rischio di dilavamento per gli organismi acquatici è troppo elevato le prescrizioni d’uso dell’autorizzazione prevedono una fascia tampone ricoperta di vegetazione di 6 metri dalle acque superficiali. Per determinati PF il rischio non può essere tuttavia ridotto sufficientemente. Pertanto dal 2018 si disporranno ulteriori misure per la riduzione del rischio in merito ai PF interessati, p.es. un inerbimento delle vie di passaggio. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 16: Promozione di misure tecniche per la riduzione del dilavamento (6.2.1.2 (b))
Fondamentalmente occorre contenere il più possibile il dilavamento. Le misure corrispondenti possono comportare costi supplementari per le aziende. Occorre pertanto valutare entro il 2020 se si possono promuovere misure per la riduzione del dilavamento. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 17: Sviluppo di strategie per la riduzione delle immissioni di PF nelle acque superficiali tramite drenaggi, evacuazione delle acque dalle strade e pozzetti sulle particelle (6.2.1.3)
Entro il 2021 nei progetti si deve meglio quantificare la rilevanza delle immissioni di PF tramite drenaggi e evacuazione delle acque di strade nonché di pozzetti sulle superfici gestite a scopo agricolo e definire misure per ridurre tali immissioni nonché stabilirne l'efficienza. La responsabilità è dell’UFAM e dell’UFAG.
Misura 18: Promozione della buona pratica tecnica per la protezione delle acque a livello aziendale (6.2.1.4)
Esistono già piani esaustivi di buona pratica agricola nel settore della protezione delle acque che tuttavia non sono ancora pienamente applicati. Entro il 2019 occorre sviluppare un programma per un'analisi specifica del potenziale di riduzione del rischio a livello aziendale. La responsabilità è dell'UFAM e dell'UFAG.
Misura 19: Potenziare il controllo di aspetti rilevanti per le acque (6.2.1.5)
È necessario intensificare il controllo di aspetti rilevanti per le acque, come p.es. il piazzale di lavaggio delle irroratrici. A tal proposito si definiranno punti di controllo standardizzati e entro il 2021 si svolgeranno i test. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 20: Miglioramento delle informazioni sulla protezione degli utilizzatori (6.2.2.1)
È necessario migliorare le informazioni sulla protezione degli utilizzatori. A tal proposito entro il 2018 si elaboreranno chiare prescrizioni relative alle informazioni concernenti la protezione degli utilizzatori per le aziende. La responsabilità è della SECO.
Misura 21: Sviluppo di misure di protezione degli utilizzatori sul piano tecnico e organizzativo (6.2.2.2)
A seconda delle condizioni meterologiche e delle circostanze gli indumenti protettivi possono rendere il lavoro, soprattutto in viticoltura, molto più pesante. Entro il 2024 si dovrà verificare se e come in viticoltura, in collaborazione con partner esterni, può essere svolto uno studio per sviluppare misure alternative di riduzione del rischio sul piano organizzativo e tecnico in alternativa ai dispositivi di protezione personali. La responsabilità è della SECO.
Misura 22: Elenco dei PF per l'utilizzo non professionale (6.2.2.3)
Dal 2018 si pubblicherà un elenco dei PF autorizzati per un utilizzo non professionale. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 23: Criteri più severi per l'omologazione di PF per l’utilizzo non professionale (6.2.2.4)
Entro fine 2022 si dovranno elaborare criteri per l'omologazione di PF per l'utilizzo non professionale. I criteri dovranno tenere in considerazione la tutela della salute degli utilizzatori e anche la protezione dell'ambiente. La responsabilità è dell'UFAM e dell'UFAG.
Misura: Riduzione delle emissioni in habitat seminaturali (6.2.3.1)
Misura 24: Evitare effetti negativi nelle aree protette (6.2.3.1 a))
Per legge le aree protette vanno tutelate da influssi esterni negativi. La delimitazione di zone tampone sufficienti dal profilo ecologico non è tuttavia completa. Va rafforzata la sua esecuzione. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 25: Attuare meglio le misure di riduzione della deriva e delle emissioni (6.2.3.1 b))
Entro il 2020 va valutato com'è possibile ridurre la deriva e le emissioni negli habitat seminaturali. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 26: Rafforzare il controllo degli aspetti rilevanti per gli organismi non bersaglio e gli habitat seminaturali (6.2.3.1 c))
Va rafforzato il controllo degli aspetti rilevanti per gli organismi non bersaglio e gli habitat seminaturali. Vanno definiti punti di controllo standardizzati ed entro il 2021 si definirà l'iter e le competenze per questi controlli. La responsabilità è dell’UFAM.
Misure nel settore strumenti collaterali (azzurro)
Misura 27: Obbligo di perfezionamento per l'utilizzo professionale di PF (6.3.1.1)
Per potere utilizzare a titolo professionale i PF, si richiede una formazione adeguata (autorizzazione speciale). Dal 2025 questa andrà completata con l'obbligo di perfezionamento, p.es. ogni cinque anni. La responsabilità è del UFAM.
Misura 28: Sviluppo della consulenza pubblica (6.3.1.2)
La crescente complessità ed esigenze più elevate in relazione ai PF richiedono approfondite conoscenze tecniche. La consulenza pubblica per gli agricoltori va pertanto sviluppata. La responsabilità è dei Cantoni e della consulenza pubblica.
Misura 29: Accrescimento delle conoscenze sull'utilizzo di PF nel quadro della formazione professionale di base e di quella superiore (6.3.1.3)
Entro il 2022 va valutato se nel programma didattico delle scuole agricole si possono tenere maggiormente in considerazione gli elementi della protezione dei vegetali. Occorre valutare altresì se questi diplomi saranno riconosciuti anche in futuro equivalenti all'autorizzazione speciale per l'utilizzo professionale di PF o se le conoscenze specifiche relative alle autorizzazioni speciali devono essere verificate in un esame separato. La responsabilità è dell'UFAM e della SEFRI.
Misura 30: Sviluppo di alternative alla difesa chimica (6.3.2.1)
Andrà estesa la ricerca di alternative alla difesa chimica. La responsabilità è di Agroscope, FiBL e delle scuole universitarie dedite alla ricerca agronomica.
Misura 31: Ulteriore sviluppo della difesa fitosanitaria integrata (6.3.2.2)
La difesa integrata andrà ulteriormente sviluppata. La responsabilità è di Agroscope, FiBL e delle scuole universitarie dedite alla ricerca agronomica.
Misura 32: Nuove tecnologie e misure per la riduzione delle emissioni (6.3.2.3)
La ricerca e lo sviluppo nel campo della tecnica d'applicazione e delle misure di riduzione del rischio vanno sviluppate ulteriormente e l'introduzione nella pratica va sostenuta tecnicamente. La responsabilità è di Agroscope e delle scuole universitarie dedite alla ricerca universitaria.
Misura 33: Migliore previsione della contaminazione da malattie e parassiti (6.3.2.4)
La riduzione dell’utilizzo di PF al minimo necessario presuppone anche informazioni precise sulla probabilità di comparsa, momentanea o in un futuro prossimo, di malattie e parassiti. Entro il 2022 occorre sviluppare una piattaforma nazionale dei servizi d'allerta sulla quale le informazioni vengono raccolte, elaborate e messe a disposizione della pratica e della consulenza, utilizzando moderne tecnologie della comunicazione. La responsabilità è di Agroscope e delle scuole universitarie dedite alla ricerca agronomica.
Misura 34: Ulteriore sviluppo della valutazione del rischio per gli organismi terrestri non bersaglio (6.3.2.5)
La valutazione del rischio e la protezione degli organismi terrestri non bersaglio va ulteriormente sviluppata. L'obiettivo della ricerca è migliorare la valutazione del rischio, elaborare misure per ridurlo ed eventualmente ottimizzare l'utilizzo di PF, limitando l'esposizione. La responsabilità è di Agroscope.
Misura 35: Indicatori per il monitoraggio del potenziale di rischio dei PF per gli organismi (6.3.2.6)
Entro il 2019 occorre ottimizzare gli attuali indicatori per la valutazione dello sviluppo del potenziale di rischio per gli organismi acquatici. Entro il 2022 vanno sviluppati indicatori adeguati per gli organismi del suolo e altri organismi terrestri. La responsabilità è di Agroscope e dell'UFAM.
Misura 36: Ulteriore sviluppo della valutazione del rischio per gli utilizzatori (6.3.2.7)
Seguire nella misura del possibile le attività svolte dalle organizzazioni internazionali in vista dell’ulteriore sviluppo della valutazione del rischio nell’ambito della protezione degli utilizzatori e dei lavoratori che eseguono lavori successivi. Se necessario si valuta l’eventualità di condurre studi sul piano nazionale. La responsabilità è della SECO.
Misura 37: Valutazione del rischio di poliresidui di PF nelle derrate alimentari (6.3.2.8)
All'atto dell'omologazione vengono valutati i residui di singoli principi attivi dei PF. Tuttavia, consumando diverse derrate alimentari il consumatore entra in contatto con tutta una serie di principi attivi dei PF, di metaboliti da essi derivati e di prodotti di degradazione. Entro il 2020 vanno valutati i modelli esistenti di valutazione cumulativa del rischio per i poliresidui nelle derrate alimentari. La responsabilità è dell’USAV.
Misura 38: Ulteriore sviluppo della valutazione del rischio per i consumatori (6.3.2.9)
Entro fine 2022 va eseguito uno studio preliminare sui residui di cofomulanti di PF nelle derrate alimentari (incl. acqua potabile). La responsabilità è dell’USAV.
Misura 39: Analisi centralizzata di tutti i dati sui residui accessibili per quanto concerne le derrate alimentari (6.3.3.1)
I residui nelle derrate alimentari vengono misurati e documentati dai Cantoni, dalle Dogane e da privati. Dal 2020 va eseguita l'analisi centralizzata dei dati sui residui dei Cantoni e delle Dogane nonché, se possibile, di ulteriori dati. La responsabilità è dell’USAV.
Misura 40: Inserimento dei PF nel programma di biomonitoraggio umano (HBM) (6.3.3.2)
Il Human Biomonitoring L’HBM è uno strumento importante per misurare i carichi effettivi della popolazione in determinate sostanze nocive e per valutare i rischi per la salute ad essi correlati. Nell'ambito di «Sanità 2020» è previsto uno studio di grande portata. Entro il 2017 va esaminato l'inserimento di PF nello studio pilota. Entro il 2020 si deciderà in merito all'inserimento di HBM come indicatore per il presente piano d'azione. La responsabilità è dell’UFSP.
Misura 41: Ampliamento del sistema esistente per la rilevazione delle malattie croniche (6.3.3.3)
Entro il 2021 sulla base di uno studio della letteratura occorre verificare se è possibile comprovare che vi è un nesso significativo tra esposizione a PF e malattie croniche e altri danni. Si deciderà se vanno sviluppati ulteriormente gli attuali sistemi di registrazione di intossicazioni e di malattie professionali e se vanno adottate altre misure. La responsabilità è della SECO.
Misura 42: Monitoraggio dei residui di PF nelle acque sotterranee (NAQUA) (6.3.3.4)
L'Osservazione nazionale delle acque sotterranee (NAQUA) fornisce un'immagine rappresentativa per tutto il territorio nazionale dello stato e dell'evoluzione delle risorse idriche sotterranee. Nelle regioni carsiche è tuttavia difficile fornire un quadro del carico di PF. Dal 2020 sarà opportuno sviluppare una strategia di campionatura per circa tre stazioni di misurazione in regioni carsiche. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 43: Monitoraggio della qualità dell’acqua dei corsi d’acqua (NAWA) (6.3.3.5)
Va sviluppato un monitoraggio di PF rappresentativo, gestito sul lungo periodo in piccoli e medi corsi d'acqua e avviato nel 2019. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 44: Valutazione dell’attuazione di misure di riduzione delle emissioni e dei rischi per gli organismi non bersaglio e gli habitat seminaturali (6.3.3.6)
Va mostrato l'impatto delle misure attuate per ridurre le emissioni e i rischi per la protezione degli organismi non bersaglio e degli habitat seminaturali. Entro il 2019 vanno individuate le sinergie adeguate con i programmi di misurazione esistenti (p.es. acqua, suolo). Queste vanno completate, entro il 2023, con aspetti legati agli organismi terrestri non bersaglio e agli habitat seminaturali. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 45: Sviluppo di un monitoraggio dei residui di PF nel suolo (6.3.3.7.)
Attualmente mancano programmi di monitoraggio per PF nel suolo. Entro il 2022 va sviluppato un monitoraggio rappresentativo dei residui di PF nel suolo. La responsabilità è dell’UFAM.
Misura 46: Monitoraggio delle applicazioni di PF (6.3.3.8)
Per poter verificare l'efficacia del piano d'azione sono necessari dati rappresentativi sull'evoluzione delle applicazioni di PF attendibili e concernenti tutti gli ambiti di produzione rilevanti. Per determinati sistemi di produzione e in alcune regioni sono disponibili pochissimi dati. Entro il 2022 va approntata una base rappresentativa di dati possibilmente per tutti i campi d'applicazione agricoli. La responsabilità è dell'UFAG e di Agroscope.
Misura 47: Potenziamento della collaborazione tra Confederazione e Cantoni (6.3.4.1)
Gli incontri organizzati a cadenza regolare tra l’UFAG e i rappresentanti dei Servizi fitosanitari cantonali (SFC) hanno avuto un impatto molto positivo sulla collaborazione. Dal 2018 si terrà un incontro annuale anche con l'ACCS, la CCA, l'AIPL e la KOLAS. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 48: Informazioni rilevanti ai fini dell'esecuzione per i Cantoni (6.3.4.2)
Dal 2018 sarà necessario fornire ai Cantoni informazioni rilevanti per l'esecuzione delle prescrizioni del diritto federale sulle derrate alimentari e sull'ambiente. La responsabilità è dell'UFAG, dell'USAV, della SECO e di Agroscope.
Misura 49: Informazioni dall'esecuzione nei Cantoni per la Confederazione (6.3.4.3)
I Cantoni rilevano dati sui residui nelle derrate alimentari, sulle contaminazioni dei corsi d'acqua, sui controlli delle aziende agricole e sui controlli di mercato. Dal 2018 vanno messe a disposizione della Confederazione informazioni rilevanti concernenti la protezione fitosanitaria provenienti dall'esecuzione. La responsabilità è dei Cantoni.
Misura 50: Conferenza dedicata al piano d'azione (6.3.4.4)
Dal 2017 andrà organizzata una conferenza annuale sul Piano d'azione sui PF. In occasione di queste conferenze si informerà sullo stato d'attuazione del piano d'azione e si discuterà di temi d'attualità. La responsabilità è dell’UFAG.
Misura 51: Informazioni sull’omologazione dei PF (6.3.4.5)
Si miglioreranno le informazioni pubblicamente disponibili in merito alle proprietà, ai benefici e ai diversi rischi dei PF. Occorre spiegare in maniera comprensibile quali sono le esigenze relative ai PF e come funziona la procedura d’omologazione in Svizzera. La responsabilità è dell’UFAG.
Strategia per la protezione sostenibile delle colture
Attualmente la protezione delle colture agricole in Svizzera è confrontata con numerose sfide. Dal Rapporto intermedio sull'attuazione del Piano d’azione sui prodotti fitosanitari dell’8 maggio 2024 emerge chiaramente che mancano alternative di protezione per numerose colture e che è necessario trovare urgentemente soluzioni efficaci. Una protezione efficace delle colture è fondamentale per rafforzare la sicurezza alimentare e garantire l’approvvigionamento con derrate alimentari di origine vegetale di alta qualità. In questo contesto l’Ufficio federale dell’agricoltura UFAG ha elaborato la «Strategia per la protezione sostenibile delle colture 2035» con l’obiettivo di proporre le misure necessarie per i prossimi dieci anni.
Una bozza della Strategia è attualmente oggetto di una consultazione presso le organizzazioni e le associazioni mantello interessate, gli uffici cantonali e altre cerchie interessate che durerà fino al 15 luglio 2025.
Documenti e rendiconto
Ogni anno a settembre gli uffici responsabili redigono un rapporto annuale nel quale viene descritta l’attuazione delle singole misure del piano d’azione. Il rapporto annuale attuale è disponibile su questa pagina, in basso. Una volta all’anno si organizza un evento per informare in merito allo stato dell’attuazione del piano d’azione e per discutere degli sviluppi attuali. Questo evento è accessibile a tutti gli interessati. Informazioni aggiornate, come ad esempio le misure recentemente introdotte, sono descritte brevemente in questa pagina, suddivise per anno.
A 2024 il Consiglio federale approverà un primo rapporto intermedio relativo al piano d’azione in cui verrà illustrato lo stato dell’attuazione delle misure, si fornirà una prima valutazione degli indicatori e, se necessario, verranno presentate anche proposte per adeguamenti del piano d’azione.