Il rapporto sul sistema di controllo dei vini della Svizzera indica un potenziale di miglioramento

Berna, 23.03.2016 - Prendendo spunto dai casi di frode nel settore vinicolo venuti alla luce verso fine 2013, l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) ha svolto un'analisi approfondita del sistema globale di controllo dei vini. In stretta collaborazione con gli organi di controllo coinvolti e quelli di esecuzione dei Cantoni, è stato possibile scattare un'istantanea dell’attuale sistema di controllo evidenziandone i punti di forza e di debolezza. L'UFAG, in un rapporto, propone diversi adeguamenti per impostare i controlli in maniera più efficace.

Il sistema di controllo dei vini della Svizzera consiste nel controllo della vendemmia, ovvero dell'uva dal vigneto alla pressatura nell'azienda di torchiatura, e nel controllo a valle che copre la produzione di vino fino alla vendita al cliente finale. L'obiettivo è la protezione delle denominazioni vinicole, ad esempio delle denominazioni di origine controllata (DOC) o di menzioni come "Vendemmia tardiva e "Castello", allo scopo di rafforzare la fiducia dei consumatori nei confronti di tali denominazioni.

Il controllo della vendemmia è compito dei Cantoni e viene sostenuto finanziariamente con un contributo federale. Il controllo del commercio dei vini è composto da un organo di controllo federale finanziato dalla categoria e da cinque enti di controllo equivalenti sotto la responsabilità dei Cantoni. In genere sono i laboratori cantonali o i Pubblici ministeri cantonali che adottano le misure del caso se vengono constatate irregolarità, ma in alcuni casi lo fa anche l'UFAG.

Il rapporto dell'UFAG indica che per i controlli nel settore vinicolo esiste un notevole potenziale di miglioramento in termini di efficacia ed efficienza. Le lacune sono riconducibili alla struttura frammentaria degli organi di controllo, alle differenze nel modo di definire le competenze delle autorità e degli organi di controllo coinvolti nonché a un sistema informatico non più al passo con i tempi. Nell'ambito dei controlli della vendemmia esistono notevoli differenze tra i Cantoni. Alcuni dispongono di un sistema informatizzato ed efficiente, mentre altri presentano lacune nell'attuazione delle disposizioni federali. Gli attuali sei organi di controllo del commercio dei vini svolgono coscienziosamente le loro attività di controllo, ma queste non sono armonizzate tra di loro in maniera efficiente. Inoltre i Cantoni applicano procedure diverse nel trattamento delle infrazioni notificate. Lo scambio tra istanze cantonali, tra Cantoni e tra Cantoni e autorità federali è talvolta lacunoso. L'alta vigilanza della Confederazione sul sistema di controllo è troppo puntuale e non ha consentito di individuare tutte le lacune. Laddove è stata riscontrata una necessità d'intervento la Confederazione non ha insistito su un'attuazione coerente delle proposte di miglioramento.

Alla luce di queste considerazioni, l'UFAG propone di intervenire sull'attuale sistema nella seguente maniera.

  • Accrescere l'efficacia del controllo della vendemmia attraverso mezzi informatici adeguati e controlli mirati.
  • Mantenere un solo organo di controllo a livello nazionale, anziché i sei attualmente esistenti, migliorandone il sistema d'informazione e rendendolo accessibile alle autorità di esecuzione.
  • Migliorare lo scambio di informazioni tra Cantoni e Confederazione. Eliminare tutti gli ostacoli a livello legislativo in relazione al flusso di informazioni tra le istanze coinvolte.
  • Sviluppare l'alta vigilanza della Confederazione, elaborando un concetto adeguato.

Alcuni miglioramenti al sistema di controllo hanno potuto già essere attuati. Nella Svizzera occidentale gli organi di controllo del commercio dei vini svolgono ispezioni congiunte. Il flusso di informazioni tra le istanze coinvolte è stato intensificato. Parallelamente, alcuni Cantoni hanno adottato iniziative proprie per migliorare il loro controllo della vendemmia.

In data odierna, i contenuti del rapporto dell'UFAG sono stati resi noti a delegazioni dei Cantoni, degli organi di controllo e della filiera vinicola. Tutte le parti coinvolte hanno riconosciuto che è necessario intervenire in determinati ambiti. L'UFAG, in collaborazione con gli attori interessati, concretizzerà le misure risultanti dalle raccomandazioni. Le proposte che implicano adeguamenti sul piano legale saranno messe a punto per l'entrata in vigore al più presto nel 2018.

Con le modifiche proposte s'intende aggiornare il sistema di controllo, adeguandolo all'attuale contesto dell'economia vinicola. Occorre garantire anche in futuro che le indicazioni riportate sull'etichetta corrispondano effettivamente al contenuto della bottiglia.


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Dominique Kohli, Vicedirettore UFAG, tel. +41 58 462 25 87



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